mercoledì 17 febbraio 2016

Messa in Fa maggiore "Tu sei il pane"


Messa in Fa maggiore
(ascolta la messa completa)

"Tu sei il pane"
(Mauro Corsaro)

Scritta in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

Il testo del canto di comunione "Tu sei il pane"
è liberamente ispirato alla preghiera
"Gesù mio Signore" di S. Giovanni Bosco.
Articolo Agenzia Info Salesiana in Inglese
Articolo Agenzia Info Salesiana in Italiano

Dettagli



La messa “Tu sei il pane” è stata scritta in occasione del bicentenario della nascita di S. Giovanni Bosco. È concepita per essere eseguita da un coro a 4 voci dispari (soprani, contralti, tenori e basssi) ed organo. È di medio-facile esecuzione per i coristi, e di facile esecuzione da parte dell’assemblea, poiché orecchiabile e senza passaggi troppo impegnativi.
La messa è tutta in Fa maggiore.


1)      Benediciamo il Signore. È il canto di ingresso (Dn 3, 57-88). Ritmo ternario allegro. Il ritornello si alterna a strofe eseguibili dal solista o da parti del coro. L’assemblea ripete il ritornello ad una voce insieme alla polifonia del coro.
2)      Signore pietà. Prevede il canto solista dei tropi a cui seguono le acclamazioni “Signore pietà, Cristo pietà, Signore pietà” a cui risponde tutta l’assemblea e il coro in polifonia.
3)      Gloria. Non è molto lungo prevede un ritornello iniziale, e tre parti recitative che completano la preghiera preferibilmente in polifonia. Al termine, dopo l’Amen, si ripete il ritornello “Gloria”.
4)      Alleluia. Parte polifonica a 4 voci intervallata dal versetto alleluiatico gregoriano classico.
5)      Santo. È scorrevole e molto orecchiabile, dunque nella parte melodica può essere facilmente appreso e cantato dall’assemblea. L’effetto è solenne e festoso al contempo.
6)      Annunciamo la Tua morte. È il canto di risposta al “mistero della fede” introdotto dal celebrante.
7)      Agnello di Dio. Solenne e rasserenante può essere alternato dall’introduzione del solista e dalle risposte del coro e dell’assemblea.
8)      Tu sei il pane. È il canto di canto di comunione che dà il titolo alla messa. Il testo è liberamente ispirato alla preghiera eucaristica di S. Giovanni Bosco “Gesù mio Signore”. La polifonia a 4 voci (con i tenori che entrano in ritardo) sostiene la melodia facilmente eseguibile anche dall’assemblea.
9)      Ave Maria. È il canto finale. Di difficoltà leggermente superiore è prettamente apprezzabile se eseguita a 4 voci dal coro.

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